Bimbo di 7 Anni Salvato Dal Trattamento del Sangue che 'lava' le Allergie

Allergia Agli Acari della Polvere

Quando si ritiene che il malessere sia dovuto a un alimento spesso si usano termini come allergia o intolleranza. Alcuni enzimi possono non essere presenti nell’organismo di alcuni individui o essere in grado di metabolizzare solo una piccola quantità di alimento ed anche perdere la loro efficacia a causa di malattie infiammatorie, terapie farmacologiche o irradianti. Poichè in negozio possono essere presenti occasionalmente formulazioni diverse per un singolo prodotto, si raccomanda di controllare sempre anche la lista ingredienti riportata sulla confezione prima dell'acquisto.. La diagnosi dovrebbe sempre basarsi su un’accurata indagine clinica, lo specialista è un medico allergologo ma anche un team multidisciplinare, nonostante ciò la diagnosi può essere difficile e complesso formularla con certezza. La diagnosi di allergia alimentare deve essere eseguita con certezza e con metodi clinicamente provati, in particolare per i bambini, prima di procedere all’esclusione di alcuni alimenti che potrebbero causare malnutrizione. Nei soggetti allergici, il contatto iniziale con l’allergene (la sostanza solitamente innocua che in alcune persone produce allergia) non provoca una reazione allergica, ma attiva alcune cellule del sistema immunitario (un particolare tipo di globuli bianchi) che quando s’imbattono in molecole che “ritengono” estranee (esempio: particolari proteine alimentari provenienti dal mondo animale o vegetale), le identifica come nocive.

L’allergia alle proteine del latte è una condizione ben diversa dall’intolleranza al lattosio, in quanto non si tratta di una difficoltà digestiva da deficit enzimatico, ma di una vera e propria allergia alle proteine, in particolare alle beta-lattoglobuline, totalmente assenti nel latte umano e dunque estranee alla nostra fisiologia. Si può iniziare con piccole quantità giornaliere di alimenti che contengono poco lattosio come lo yogurt, oppure con il latte a piccole dosi giornaliere che aumentano sempre più per dar modo alla lattasi di riformarsi e di garantire la digestione dello zucchero del latte. Questa “identificazione” determina la produzione di una grande quantità di anticorpi IgE (immunoglobuline E) specifici dell’allergene che si legano alla superficie di altre cellule tissutali dette mastociti, producendo quella che viene definita “sensibilizzazione” una sorta di “arma di difesa” pronta ad agire al bisogno. Se non si riesce a ristabilire la lattasi, non si deve rinunciare a importanti nutrienti essenziali come alcune proteine ad alto valore biologico , il calcio , vitamine come la A e la B12 e tanti altri nutrienti biodisponibili del latte, per farlo si può utilizzare il latte delattosato o alcuni formaggi privi di lattosio come il Grana Padano DOP che essendo un concentrato di latte fresco, ma con meno grassi del latte intero perché decremato durante la lavorazione, è privo di lattosio grazie al fatto che lo stesso si elimina durante la produzione e la stagionatura.

Si definisce quindi intolleranza alimentare quel fenomeno che impedisce al nostro organismo di assimilare un certo nutriente o sostanze chimiche utilizzate per la preparazione di alcuni cibi, ad esempio gli additivi quali conservanti, dolcificanti o esaltatori di sapidità contenuti in molti alimenti Trattamento della cinetosi di produzione industriale. A tutti noi sarà capitato di sentire un conoscente che dichiara: “no grazie, questo non lo posso mangiare perché sono allergico.” Può essere vero, ma anche una generalizzazione o l’utilizzo del termine errato perché le reazioni allergiche agli alimenti o ai loro componenti e alle sostanze chimiche aggiunte, producono reazioni avverse ad una piccola percentuale di persone. Se un’allergia è tale solo quando è coinvolto il sistema immunitario, quando si è intolleranti ad un alimento o ad uno dei suoi componenti l’intolleranza può essere classificata come enzimatica . L’albicocca, citata come alimento ad alto contenuto di nichel non è, invece, mai proibita mentre le banane, le arance e l’ananas, pur non essendo inseriti negli elenchi degli alimenti ad alto contenuto di nichel, in alcune diete vengono vietate.

Pomodori: chi è allergico deve fare attenzione a questo alimento che contiene istamina, il neurotrasmettitore che dà il via all'allergia. Chi si sottopone a questi test si sente dire spesso di non tollerare diversi tipi di alimenti (anche 10/20) togliendo i quali per lungo tempo si rischia di sbilanciare l’alimentazione, il metabolismo e di contrarre malnutrizioni anche pericolose, senza peraltro riuscire quasi mai a risolvere la sintomatologia che ha portato il soggetto a sottoporsi al test. Tuttavia, bisogna aggiungere al gruppo anche chi soffre di asma allergica, perché i solfiti presenti in vino e salumi possono accentuare i sintomi asmatici. Un numero ristretto di persone può essere allergico a determinati ingredienti presenti nei profumi. La seconda volta che l’allergene viene introdotto nell’organismo, esso non passa più per i linfonodi, ma viene portato direttamente alle immunoglobuline di tipo E, presenti nella testa dei mastociti. Quando non ci sentiamo bene le cause possono essere effettivamente dovute all’alimentazione che può provocare uno stato di malessere generale o a carico di uno dei nostri organi: male allo stomaco, all’intestino, stipsi, diarrea, ecc. Nei confronti di ogni tipo di malessere possono influire cause clinicamente riscontrabili ed anche percezioni dovute alla soglia individuale del dolore o, in generale, di come ogni persona vive il malessere.

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